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Vi racconto la storia della mia “nuova cucina”

Metti un palazzo storico a Schio, metti un delizioso e luminoso miniappartamento dove una parte è dedicata interamente alla zona giorno: ecco che sei dentro la mia cucina.

 

Un tavolo da pranzo, una zona relax e una piccola zona studio facevano da contorno ad una cucina prima molto piccola e ora ripensata per essere un naturale proseguo di questa parte della casa sempre molto vissuta.

Come in tutti i progetti l’idea di partenza parte sempre da un bisogno: nel mio (ma in realtà nostro caso perché includo anche mio marito Mike) la necessità era quella di avere un piano di lavoro più ampio, così come anche la parte della così detta dispensa.

Una volta definito questo si parte con le operazioni più tecniche che mi piace raccontare perché amo far sapere tutte le fasi (anche di disordine) che deve attraversare uno spazio per raggiungere il suo stato ottimale:

  1. Definire la disposizione in pianta dello spazio 
  2. Richiedere preventivi sulla base dei prospetti che l’architetto propone (in questo caso che ho proposto a me stessa). Noi personalmente abbiamo preferito una forma ad L perché dal punto ergonomico è un’ottima soluzione che dà respiro alla casa, permettendo di muoversi agevolmente tra il frigorifero, il lavello e il fornello.

E cambiato l’assetto della cucina vuoi non pensare al colore? E una volta pensato al colore non vuoi trovare anche delle maniglie moderne che cambiassero completamente l’estetica della cucina?

Detto fatto! Recuperare parte dei moduli della vecchia cucina ha permesso un notevole vantaggio in termini di economia (oltre a dare una mano all’ambiente).

  1. Il passaggio successivo è stato creare una moodboard con l’inserimento di tutti i mobili scelti e definendone il piano del colore. E perché non puntare ad un effetto wow con una carta da parati inusuale? La scelta è stata la soluzione perfetta perché questa permette di catturare interamente l’attenzione degli ospiti, distogliendoli da alcuni elementi che ancora non ci convincono al 100% (ma per ora sono in pace con la mia anima artistica che si è limitata a ridipingere tutte le travi).
  2. Definita la distribuzione e il piano del colore ci siamo affidati ad un mobilificio per un preventivo relativo all’adattamento della nuova cucina.

Nel nostro caso è stato necessario inserire altri moduli, scegliere il piano di lavoro oltre agli elettrodomestici (perché non approfittarne del cambio generale per dare un po’ di aria di cambiamento).

Con i disegni esecutivi e i preventivi in mano si dialoga con elettricista e idraulico per i collegamenti (o eventuali modifiche agli impianti).

  Chi mi conosce sa che amo molto il fai da te, così con mio marito (che è inglese e come la maggior parte degli inglesi sa installare la carta da parati) abbiamo ridipinto e posato la carta.

Un’esperienza straordinaria che ha richiesto un cronoprogramma ben definito e una supervisione molto accurata di ogni passaggio.

E tu? Ami il fai da te o preferiresti delegare a una persona di fiducia che sappia gestire e organizzare tutte queste figure necessarie per effettuare un cambiamento in uno spazio.

Per avere maggiori info sui tuoi lavori in corso non esitare a contattarmi.

NOTA: Ricorda che nella mail dovrai allegare piantina e foto per poter darti un parere professionale puntuale e accurato

Vuoi maggiori informazioni? Scrivimi pure a   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.